Ristrutturazione villaConnessioni frammentate
Nel verde di Formello, una villa che
incornicia il paesaggio con geometrie
e volumi pieni e vuoti
Il rapporto tra un progetto ed il paesaggio deve essere
uno dei primi pensieri per un architetto: come valorizzarlo?
Come preservarlo rispettando le richieste di chi
andrà a viverlo? Come ottenere il meglio da un progetto
senza per questo stravolgere il paesaggio naturale? Lo
studio Malfona Petrini Architetti, ad esempio, ha dovuto
rapportarsi molto con il paesaggio quando si sono dedicati
alla realizzazione di una villa nel verde romano di
Formello. Nel pensare “Villa Rosa”, Lina Malfona, Fabio e
Simone Petrini, hanno cercato molti concetti che non solo
esaltassero il costruito, ma che permettessero a questo di
inserirvisi e di goderne appieno. Ecco allora che per “Villa
Rosa”, si è pensato a dei padiglioni, ad ambienti di forme
tra loro diverse, e disposte a quote sfalsate, incastrandosi
e sostenendosi a vicenda. Come affermano gli stessi
progettisti, ad ispirare concettualmente la planimetria è
stata Villa Adriana: come la residenza imperiale doveva
rispondere alle esigenze dell’imperatore nelle diverse
funzioni svolte, così anche il progetto viene suddiviso in
tanti ambienti a seconda delle necessità; e come per la
dimora adrianea, si ha magnificenza ed articolazione delle
costruzioni.
Innanzitutto, si nota come la geometria sia
uno dei fili conduttori del lavoro progettuale: forme ben
delineate, a volte persino dure nella loro purezza, scandiscono
i vari corpi di fabbrica. Contrasti cromatici, tagli ed
incastri vanno a creare giochi di pieni e vuoti, rendendo
dinamico l’andamento del costruito che emerge su un
ampio basamento in parte interrato. I toni della materia che compone i corpi di fabbrica, dialogano con il verde
che circonda la villa. Un trittico cromatico dove bianco,
grigio e verde si bilanciano perfettamente, comunicando
e mantenendo la propria identità. La materia altresì si
bilancia fondendosi, in questo progetto, nella struttura
portante di cemento armato avvolto da intonaco e alluminio,
i quali vanno poi a donare i toni caratterizzanti.
Varie anime compongono il tutto: il padiglione principale,
che ospita la parte residenziale, è frammentato in una
zona giorno, una zona notte ed una zona di connessione/
filtro tra queste.
Le ampie vetrate a Sud-Ovest, illuminano
la zona giorno (dove si è presente anche uno studio soppalcato)
e al tempo stesso incorniciano le lievi ondulazioni
di Formello e le sue file di ulivi. Connettendosi al terrazzo
- che pure ha una sua identità - quest’area della villa si
trasforma idealmente in un telescopio: il terrazzo sopperisce
alla funzione di portico, di veranda e di portale,
diventando però anche elemento estetico nella duplicazione
del volume a sbalzo nella zona notte (disposta su
due livelli). La zona “filtro” mette in connessione questi
ambienti ed è anche il punto di accesso all’abitazione,
racchiudendo anche i connettivi orizzontali e verticali.
Interessante, infine, è il rapporto che c’è tra interno ed
esterno, che viene inquadrato da diversi scorci da dentro,
e vissuto pienamente di fuori, nella piscina, nella cucina
all’aperto e nel giardino, curato e rigoglioso. I volumi
si scindono per ricomporsi in un’unità progettuale che
accoglie anche il paesaggio.